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14 Giugno 2020,

Tabella  riassuntiva  Primavera  2020 + confronto con la Primavera del 2019 e la media 1989/2018

E' stata una bella primavera soprattutto nei mesi di marzo e aprile mentre maggio è risultato più perturbato. Metà delle giornate sono trascorse con cielo prevalentemente sereno, esattamente 9 giorni in più della media che sono andati a scapito delle giornate con cielo coperto. L'episodio più importante di questa stagione rimarrà la lunga fase senza precipitazioni di ben 53 giorni consecutivi tra marzo e aprile, un record mai registrato in primavera. La temperatura media è risultata di 4 decimi superiore alla norma grazie soprattutto alle temperature massime. E' piovuto un pò di meno della media (–13%) nonostante il lungo periodo secco, ma nel totale dei millimetri a fine primavera hanno inciso 2 episodi importanti uno ad inizio marzo e l'altro a fine aprile che hanno limitato il deficit a fine stagione. Solo 19 i giorni di pioggia (–32%) di cui 12 nel solo mese di maggio contro una media di 28 giornate complessive nel trimestre. Tra le varie cose da notare l'elevato potenza di ben 468,5  KWh/m² raggiunta dalla radiazione solare in questa stagione: il 16% in più della media ed il 28% in più dell'anno scorso ! Ultima annotazione a livello statistico: le temperature minime non sono mai scese sotto lo zero e le temperature massime non sono mai salite sopra i 30 gradi.



primavera 2020



                                    Andamento temperature medie giornaliere Primavera 2020


La Primavera 2020 ha alternato, come è nella norma, fasi più calde a fasi più fresche. Solo in aprile ha prevalso la fase calda determinando il leggero sopra media a fine stagione rispetto al periodo 1989/2018 (+0,4°). Il freddo si è fatto sentire soprattutto dall'inizio della terza decade di marzo fino ai primi di aprile mentre subito dopo c'è stata la fase più calda di questa primavera con una decina di giorni con temperature di 4/5 gradi sopra la media.

Riassumento:

 55 giorni sopra media
 36 giorni sotto media
   1 giorno perfettamente in media

giorno più freddo: 31 marzo, –4,7° rispetto alla media del periodo
  giorno più caldo: 11 aprile, +5,9° rispetto alla media del periodo

temperature primavera 2020

                                     


                                      Andamento progressivo delle precipitazioni Primavera 2020 confronto media 1989/2018


Dopo una prima settimana con tanta pioggia, ben 61.8 mm nella sola giornata del primo marzo, è iniziato un lungo periodo senza precipitazioni che si è prolungato per ben 53 giorni fino al 28 aprile. Un intervallo così lungo senza piogge non si era mai verificato negli ultimi 100 anni. Dopo questa fase record è tornato a piovere in maniera abbondante il giorno 29 aprile con 62.8 mm mentre nel successivo mese di maggio pur piovendo spesso non ci sono state precipitazioni di una certa consistenza. A fine stagione il deficit è stato di quasi 40 mm (–13%), neppure tanti se consideriamo la lunga fase record senza piogge tra marzo e aprile.   

pioggia primavera 2020











11 Giugno 2020,


Estate 2019 (92 giorni): 130,2 mm.
Estate 2020 (11 giorni): 195,6 mm.  = +50%


L'estate 2020 dal punto di vista pluviometrico è iniziata con tanta pioggia, c'è ne siamo accorti tutti. Ricordo che l'anno scorso in tutta l'estate sono caduti solo 130.2 millimetri, naturalmente in 3 mesi. Quest'anno invece nei soli primi 11 giorni sono caduti ben 195.6 millimetri quindi già il 50% in più dell'anno scorso e siamo solo all'inizio dell'estate !! Ora dovrebbe esserci una pausa, poi vedremo se l'estate 2020 continuerà con questo trend oppure torneremo al dominio dell'anticiclone africano con tanto caldo e poche piogge. 








5 Giugno 2020,

Tabella riassuntiva di Maggio 2020  e confronto con Maggio 2019 e la media 1989/2018

Dopo gli eccesi degli ultimi 2 anni, caldissimo il 2018 molto freddo invece il 2019 quest'anno maggio è stato più in linea con l'andamento storico degli ultimi 30 anni risultando leggermente più fresco di 3 decimi rispetto alla media: 18,1° contro i 18,4° della norma 1989/2018. Anche l'andamento giornaliero della temperatura non si è mai discostato eccessivamente dalle medie così come gli estremi: 27,1° la massima il giorno 17 e 7,5° il giorno 7 la minima. Da notare che per il secondo anno consecutivo non abbiamo toccato i 30 gradi di massima. Nonostante i numerosi giorni di pioggia, ben 12 (+38%), il totale dei millimetri a fine mese è rimasto ben al di sotto della media (–33%) con soli 79,0 mm contro una media di 117,4 mm. Concludo con la copertura nuvolosa che è risultata superiore alla media soprattutto nel totale delle giornate con cielo nuvoloso/variabile a scapito di quello con cielo prevalentemente sereno.
 
riepilogo maggio 2020





Andamento temperature medie giornaliere (barre rosa) di Maggio 2020
Temperature minime linea blu e massime linea rossa, linea bianca: media ultimi 30 anni

Mese in linea con la media storica degli ultimi 30 anni senza fasi estreme. Si notano 2 periodi più freschi ad inizio e fine mese ed uno un pò più caldo a cavallo tra la seconda e terza decade. Senza eccessi anche le temperature minime e massime con 7,5° e 27,1°.

grafico maggio 2020





Andamento giornaliero delle piogge di Maggio 2020 (barre bianche).
Linea blu: andamento progressivo delle piogge in questo Maggio 2020
confronto la media trentennale 1989/2018 (sfondo giallo)

Non sono mancati i giorni di pioggia in questo mese, ben 12,  ma con scarsi apporti precipitativi tanto che alla fine di maggio sono caduti il 33% in meno dei millimetri che mediamente cadono in questo mese (periodo 1989/2018). Il giorno più piovoso è stato il 24 con "soli" 17,4 mm.

grafico pioggia










Come sono cambiate le temperature tra gli anni '90 e gli ultimi 5 anni 
Con la fine degli anni '80 l'aumento delle temperature è diventata una realtà sempre più importante tanto che si percepiva chiaramente già quella volta che le stagioni erano definitivamente cambiate rispetto al passato. Ricordo gli inverni senza neve del triennio 1988/90 con le difficoltà sempre maggiori delle località poste a bassa quota a garantire neve naturale per tutto l'inverno e alle estati diventate sempre più calde, mi vengono in mente quelle del 1992 e 1998 ma soprattutto quella del 1994 per i tempi un estate "infernale". Partendo da queste considerazioni ho voluto vedere cos'è cambiato tra quel periodo degli anni '90 già considerato all'epoca un periodo caldo è confrontarlo con le temperature medie di questi ultimi 5 anni. Ebbene passati solo poco più di 20 anni la situazione è notevolmente peggiorata, naturalmente parliamo dal punto di vista del cambiamento climatico, in quanto c'è stato un notevole balzo in avanti delle temperature. Molto eloquente il grafico che ho postato qui sotto.
 In quota l'aumento è stato superiore a un grado mentre al suolo l'aumento ha superato il grado e mezzo, il tutto in poco più di soli 2 decenni !

A sinistra del grafico ho inserito lo scarto mensile mentre sulla destra quello stagionale. Lo scarto mensile ha più fluttuazioni, anche perchè il periodo preso in esame non è molto ampio, mentre quello stagionale è più stabile è rende molto bene l'idea del cambiamento avvenuto in questi ultimi 25 anni: l'estate è quella che ha subito l'aumento maggiore superando di ben 2 gradi la media delle estati anni '90, allo stesso livello la primavera e l'autunno con un aumento di un grado e mezzo mentre un pò al di sotto l'inverno con +1,3 gradi di aumento. In quota la situazione è praticamente identica salvo abbassare di mezzo grado la scala dello scarto rispetto alle medie al suolo.
Guardando la scala mensile invece al suolo si nota che il mese che ha subito meno variazioni è quello di gennaio seguito da quello di maggio, gli unici che sono rimasti  sotto il grado di differenza. Al contrario quelli con lo scarto maggiore sono stati aprile e giugno.
In quota  gennaio è l'unico mese con andamento negativo mentre maggio è in linea con le medie di fine secolo scorso. Scarti molto ampli invece per aprile giugno e dicembre.   .

grafico 



3 Maggio 2020,

Tabella riassuntiva di Aprile 2020  e confronto con Aprile 2019 e la media 1989/2018

E' stato un aprile straordinariamente bello con tante giornate soleggiate, solo negli ultimi giorni il tempo è peggiorato e si è rivista la pioggia. In questo aprile sono più che raddoppiate le giornate con cielo sereno rispetto alla media trentennale, poche le giornate con cielo nuvoloso/coperto e per la maggior parte arrivate a fine mese. Le temperature sono risultate superiori alla media, soprattutto le massime naturalmente e con tanti giorni superiori ai 20 gradi. Forte lo scarto, ben 15 gradi, tra la media delle temperature massime e quella delle minime quando la norma è di soli 11,3 gradi. Piogge assenti per la gran parte del mese, il giorno 29 è piovuto invece tantissimo con 62,8 mm in poche ore. Considerato che le piogge sono arrivate solo negli ultimi 2 giorni lo scarto dalla media non è stato eccessivo: –33%. Da segnale ancora, e non poteva essere altrimenti, che la radiazione solare è risultata nettamente superiore alla media: + 32%. Dato ancora più sorprendente è il valore raggiunto di 175, 8 Kwh/m² che è superiore addirittura alla media di maggio pari a 168,7 Kwh/m², maggio, che ricordo, per ovvie ragioni astronomiche ha un insolazione nettamente superiore !!!

riepilogo aprile 2020



Andamento temperature medie giornaliere (barre rosa) di Aprile 2020

Temperature minime linea blu e massime linea rossa, linea bianca: media ultimi 30 anni
L'aria fredda arrivata a fine marzo ha lasciato una coda anche in Aprile, infatti nei primi giorni del mese ha fatto decisamente freddo con le temperature minime che hanno toccato gli zero gradi in città mentre in periferia sono scesa ben al di sotto. Esaurita questa fase fredda è tornato padrone l'anticiclone che ha regalato oltre ad una lunga fase con belle giornate anche i primi caldi con le massime chea cavallo della prima decade hanno raggiunto i 27/28 gradi. Dopo un breve impulso freddo a metà mese il tempo è tornato stabile ma con temperature questa volta solo di poco sopra la media. Negli ultimi 2 giorni  le correnti atlantiche hanno riportato la temperatura nella media stagionale.

riepilogo aprile temp.



Andamento giornaliero delle piogge di Aprile 2020 (barre bianche).
Linea blu: andamento progressivo delle piogge in questo Aprile 2020
confronto la media trentennale 1989/2018 (sfondo giallo)

Poco da dire sull'andamento di questo mese. Primi 28 giorni senza piogge mentre il giorno 29 in poche ore sono caduti ben 62,8 millimetri. Qualche pioggia anche la sera del giorno 30. Complessivamente è piovuto il 33% in meno, neanche così male viste le premesse solo a pochi giorni dalla fine del mese.

riepilogo pigge aprile








29 Aprile 2020,

Foto del temporale delle 19:20 circa passato a sud di Gorizia. Il fulmine è caduto presumibilmente tra Savogna ed il carso


lampo


29 Aprile 2020,

Dal 1920 mai così tanti giorni consecutivi senza piogge in primavera

Si è conclusa oggi 29 aprile, dopo ben 53 giorni, la lunga fase senza piogge iniziata il 7 marzo scorso. Come si vede bene dal grafico qui sotto non era mai successo negli ultimi 100 anni un periodo così lungo primaverile senza che in una giornata non cada neanche un millimetro di pioggia. L'eccezionalità dell'evento non solo sta che non si verifica da almeno 100 anni a questa parte ma anche nella portata, fino all'anno scorso era la primavera del 1953 quella con più giorni consecutivi senza piogge ebbene questo record è stato superato di ben 2 settimane (14 giorni)  in questa primavera 2020, un salto notevole a dimostrare l'eccezionalità dell'evento di quest'anno. 


riepilogo dal 1920
Le barre con colore più chiaro si riferiscono a dati rilevati a Gradisca d'Isonzo tra gli anni 1945 e 1949 in quanto in quel periodo non c'era attiva nessuna stazione meteorologica a Gorizia.




25 Aprile 2020,

                                 
Dal 7 marzo evapotraspirati dal terreno ben 182,8 millimetri (potenziali)

Continua, e ormai siamo al 50° giorno consecutivo, la lunga fase senza precipitazioni in questa “strana” primavera. Questo è il periodo più lungo senza piogge da almeno 70 anni a questa parte in questa stagione come si può vedere nel secondo grafico che ho postato qui sotto. Oltre al conteggio dei giorni senza piogge un altro parametro importante per misurare la lunga fase siccitosa che stiamo vivendo è l’evaporazione e/o traspirazione dell'acqua dal terreno. L’evapotraspirazione (ET) si intende la perdita di acqua, da parte del terreno con copertura vegetale, attraverso i processi contemporanei di evaporazione dalla superficie del suolo e di traspirazione da parte delle piante. L’evapotraspirazione può essere considerata come il processo inverso della precipitazione atmosferica e di conseguenza la sua unità di misura è la stessa (millimetri).

Ci sono più forme di calcolo dell’evapotraspirazione a seconda del fabbisogno idrico dipendente dal tipo di coltura a cui si vuol fare riferimento, la mia centralina meteorologica prende, nello specifico, in considerazione l’evapotraspirazione potenziale (ETp) ovvero la quantità massima di acqua che può perdere l’unità di superficie del terreno per evaporazione e/o traspirazione, indipendentemente dal tipo di coltura (comunque, a grandi linee, può essere un buon indicatore dello stato di salute delle piante e dei terreni agricoli e non). Naturalmente essendo una ET potenziale con il passare dei giorni la quantità reale di millimetri di evapotraspirazione sarà sempre più bassa a causa del terreno che si asciuga progressivamente senza nuovi apporti di pioggia. Il valore di ETp dipende da: Radiazione Solare - Intensità del vento - Temperatura -  Umidità Relativa ed è quello che ho riportato nel grafico qui sotto..

                                                                                                           Situazione al 24 aprile 2020

evapotraspirazione
L'evapotraspirazione è più intensa durante il giorno, nei mesi più caldi e in giornate più asciutte e ventose, mentre diminuisce d'intensità durante la notte, nei mesi più freddi, nelle giornate umide, con cielo coperto e in assenza di vento. Nel grafico qui sopra si nota che l'evapotraspirazione è rimasta bassa in gennaio e febbraio mentre è salita rapidamente in marzo e aprile. Si nota che all'inizio del ciclo vegetativo c'è stato un ottimo apporto di piogge (fine febbraio-inizio marzo) ma da metà marzo la situazione è andata progressivamente peggiorando per la totale assenza di precipitazioni. Dai primi di aprile si può parlare a tutti gli effetti di periodo siccitoso e la concomitanza di giornate sempre più calde, assolate e venti piuttosto sostenuti da nord-est non hanno fatto altro che ulteriormente aggravare la situazione.

Alcuni passaggi dell'articolo sono stati tratti da: http://www.meteosystem.com/dati/russi/info.php  e  https://it.wikipedia.org/wiki/Evapotraspirazione





      Dal 1950 mai così tanti giorni consecutivi senza piogge in primavera

E' una primavera anomala anche dal punto di vista meteorologico, è ormai dal 7 marzo scorso che non piove più seriamente ed il problema siccità comincia a farsi sentire in maniera seria. Non tratterò comunque questo argomento anche perchè bisognerebbe includere altri parametri come l'umidità, l'evapotraspirazione, il vento ed altri fattori per determinare la gravità o meno di uno stato di siccità. Certamente uno dei parametri più importanti è la frequenza delle piogge che cadono in un determinato periodo ed è quello che ho postato qui sotto. Il grafico prende in esame i periodi più lunghi per ogni primavera dove ci sono più giorni consecutivi senza precipitazioni inclusi i giorni con piogge inferiori al millimetro come prevedere l'OMM (l'organizzazione mondiale della meteorologia) per classificare una giornata senza pioggia.
Si nota che dal 1950 questa primavera è quella con il periodo più lungo con giorni consecutivi senza piogge, si può quindi parlare in questo 2020 di evento eccezionale.
2 cose voglio segnalare a proposito del grafico qui sotto: nel 1953 i giorni senza pioggia sono in realtà ben 56 tenendo però conto anche del mese di febbraio, questo grafico invece tiene conto solo dei 3 mesi primaverili senza collegamenti ai mesi precedenti e successivi. A livello statistico si nota tra il 2002 al 2007 ben 3 primavere a breve distanza con un numero notevole di giorni consecutivi senza piogge. 

Per il dato del 2020 l'aggiornamento è al 17 aprile compreso, quindi suscettibile di ulteriori variazioni
                          
                  

                                                                                      
piogge primavera









21 Aprile 2020,
Ci siamo svegliati con una splendida alba questa mattina !

Go





   















17 Aprile 2020,

Il freddo alle porte di casa:
Località Visintini comune di Doberdò del lago (Go) 35 metri s.l.m.


A pochi chilometri da Gorizia, lungo il "Vallone", la statale che attraversando il carso goriziano porta verso Monfalcone e Duino si incontra sulla destra la località di Visintini. La sua particolare posizione geografica all'interno di un ampia radura e contornata da pendici carsiche non troppo elevate favorisce l'accumulo di aria fredda nelle ore notturne che rimanendo intrappolata al'interno di questo grande bacino diventa con il passare delle ore via via più fredda raggiungendo temperature molto più basse rispetto alle zone circostanti soggette al contrario ad un rimescolamento dell'aria.
Dal dicembre 2008 rilevo la temperatura giornaliera ogni 15 minuti e qui sotto ho cercato di riassumere in un grafico l'andamento di questi ultimi 11 inverni (escluso ancora il 2019/20 purtroppo) focalizzandomi su quella che è la caratteristica più interessante di quest'area cioè le basse temperature che si registrano di notte/primo mattino.

 –  Guardando il grafico partiamo dalla linea blu in alto quella della temperatura minima assoluta. Vediamo che in 2 occasioni siamo scesi oltre i 20 gradi sotto zero, precisamente il 20 dicembre 2009 con –22,6° ed il 19 dicembre dell'anno successivo con –20,8°. In queste 2 occasioni però il suolo era innevato favorendo la minima così bassa. Senza suolo innevato il 7 gennaio 2017 abbiamo toccato i –19,5° valore notevole vista l'assenza di neve. Al contrario si possono notare 2 inverni "caldi" consecutivi: il 2013/14 e 2014/15 con minima attorno ai "solo" –12 gradi !!
 –  Sotto la linea blu c'è quella rossa che rappresenta la media delle 30 minime  più basse di tutto il semestre invernale, quindi eventualmente compresi anche i mesi di  novembre e marzo (teoricamente potrebbero entrarci anche ottobre e aprile ma più difficile). Ho preso come riferimento 30 giorni perchè sono esattamente quelli che mediamente si presentano nell'arco dell'inverno con cielo prevalentemente sereno.
Con questo parametro si vede meglio l'andamento complessivo della temperatura in questi ultimi anni: più freddi i primi anni dove la media si aggirava attorno ai 12 gradi sotto lo zero. Dopo l'inverno 2012/13, che fa un pò da spartiacque, c'è un assestamento delle medie sui 10 gradi sotto lo zero, fa eccezione solo il 2016/17 che è stato favorito però dall'alto numero di giornate prevalentemente soleggiate, ben 48, nettamente superiore alla media degli altri anni. Infatti se osserviamo il confronto con il 2010/11 notiamo la netta differenza di giornate serene: 28 nel 2010/11 contro le 48 del 2016/17 quindi quest'ultima con una potenzialità nettamente maggiore.
 –  In giallo chiaro è rappresentata la media delle temperature minime di tutti i 90 giorni invernali dal 1° dicembre al 28 febbraio. A differenza dei primi 2 grafici, in questo caso, incidono anche le giornate con cielo nuvoloso/coperto. Anche qui però si nota un trend al leggero rialzo rispetto ai primi anni di osservazioni.
Un confronto ad esempio: a parità di giornate con cielo sereno nel 2011/12 la temperatura media delle minime è stata di –6,9° mentre nel recente 2018/19 di –5,3°, la differenza è notevole !!
 –  Le barre verde scuro rappresentano il numero di giorni in cui la temperatura è scesa oltre i 10 gradi sotto lo zero nell'arco del semestre invernale. Anche qui si nota il trend in discesa con la solita eccezione del 2016/17. Da notare che in questi 11 inverni abbiamo toccato ben 209 volte la temperatura di – 10°  mentre a Gorizia neanche una volta, non solo in questi ultimi 11 inverni ma da almeno 32 inverni !!
 –  Con le barre con i contorni solo tratteggiati sono rappresentate le giornate con cielo prevalentemente sereno, il numero in alto a sinistra della stessa barra è il numero di giornate soleggiate. Per quanto non l'ho voluto evidenziare troppo nel grafico questo dato è importante perchè la sua incidenza è fondamentale per interpretare meglio l'andamento corretto delle temperature. Consideriamo infatti che in una notte con cielo coperto la temperatura minima è simile a quella che si registra a Gorizia mentre con cielo sereno le differenze sono notevolissime.      

visintini
a sinistra è riportata la scala delle temperature a cui fanno riferimento tutti i grafici in linea
a destra la scala dei giorni a cui fanno riferimento tutti i grafici a barra





Riepilogo dei dati del grafico riportato qui sopra con la comparazione degli stessi dati registrati invece a Gorizia

riepilogo confronto
da notare come diminuisce il divario tra la media delle temperature dei 30 giorni più freddi che raggiunge gli 8,7° di differenza a quelle dove vengono calcolate tutte le giornate invernali dal 1° dicembre al 28 febbraio che si ferma a 5,7° questo perchè in questo secondo caso entrano nella media anche i giorni con cielo nuvoloso/coperto. In una nottata con cielo completamente coperto la differenza di temperatura tra le 2 stazioni è praticamente nulla.





                                                                                                   grafico dimostrativo               

confronto graficoGrafico solo dimostrativo della notevole differenza tra le temperature minime di Gorizia e di Visintini. Il grafico a sinistra è quello che ho postato già all'inizio dell'articolo solo più in piccolo ed ho affiancato quello di Gorizia applicando gli stessi parametri quindi con la stessa scala della temperatura a sinistra e dei giorni a destra. A colpo d'occhio sono notevoli le differenze, oltre a scomparire la colonna dei –10° anche le varie linee delle temperature sono molto più basse con quella della media delle minime notturne di tutto l'inverno (linea gialla) addirittura che scompare per alcuni anni.